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Feedback gevenNon abbiamo ancora avuto l'occasione di provare la cucina, che ci intrigava molto, e a questo punto non so nemmeno se lo faremo perché nel tentativo di prenotare siamo stati contattati da un signore alquanto scortese e sbrigativo che, rispondendo in modo scortese alla nostra domanda se fosse possibile scegliere un menu di carne e quattro di pesce, ha detto che non avevamo consultato il sito (cosa non vera, l'avevamo fatto ma speravamo in una certa flessibilità che invece è stata esclusa senza considerare il cliente) e che il menu scelto doveva essere per l'intero tavolo. Naturalmente questo episodio ha smorzato notevolmente la nostra curiosità verso una cucina che sembrava molto invitante. Peccato.
Un'esperienza unica nel suo genere e che consiglio vivamente, il menù riesce a farti viaggiare attraverso ogni piatto! Ho apprezzato tantissimo il fatto che abbiano voluto utilizzare verdura e frutta tipiche del sud America, per citarne qualcuna: olive con un bellissimo colore bordeaux e dal sapore eccezionale, il mais dai chicchi più grandi e friabili e il guanabana, un frutto dal sapore unico nel suo genere. Ogni piatto è sorprendente e particolare per accostamento di sapori. Il servizio è impeccabile: ottima spiegazione dei piatti, gentilezza, solarità e si vede tantissimo la passione per questo lavoro, per la cucina peruviana e per la ricerca degli ingredienti. Concludo parlando del locale con luci calde che rendono l'atmosfera accogliente e rilassante.
Avrei potuto gustare un ceviche come quello di ieri da Moreno Cedroni a Senigallia, o da Colagreco a Menton, o da qualsiasi altro chef stellato che osa mixare sapori esotici con il pesce, e commentare “woooow che piatto fantastico!”. O la crema di zucca e formaggio a Lima da Gaston Acurio, e commentare “woooow ora capisco perché è lo chef peruviano più famoso al mondo!”. Per il piatto migliore della serata, i ravioli fritti accompagnati da una fantastica salsa piccante di carne, nemmeno saprei chi citare tanto era buono... Invece ero a Torino, in un quartiere residenziale con poche sorprese da offrire, accanto a un ristorante che ho frequentato diverse volte per gustare un po' di cucina tradizionale peruviana. Ma da qualche tempo i proprietari hanno deciso di cambiare rotta, riarredando un locale adiacente in modo molto più originale, in uno stile accogliente/caldo/moderno/ma anche tradizionale, che avevo visto in altri viaggi in America del Sud e che a Torino mancava. Etnico ma con tanto fascino. Ma il colpo lo hanno dato soprattutto sui piatti, e che piatti. Tanto che mi sono chiesto perché non siano a gestire la cucina al Carlina, o altre location che avrebbero bisogno di nuova linfa. Ringrazio Patricia e Miguel per l'esperienza e per i racconti che hanno condiviso; perché il cibo è anche storia e cultura e meno male che esiste ancora chi ama condividere storie. Ringrazio il mio amico che mi ha invitato, perché senza il suo invito sarei probabilmente a casa a pensare a quale piatto già assaggiato avrei rimangiato. E ringrazio la vita, che in una serata inaspettata di settembre mi ha regalato l'opportunità di viaggiare migliaia e migliaia di chilometri, e tutto in 10 minuti di scooter. Infine ringrazio il pisco sour, perché di problemi ne abbiamo tutti tanti ma lui li cancella in un istante.
Esperienza è la parola giusta, un percorso culinario e anche culturale, che delizia il palato con la ricercatezza degli ingredienti e la sapienza negli accostamenti, il cuore e la mente con un viaggio attraverso i ricordi e gli oggetti peruviani della coppia di titolari, la vista con un'esplosione di colori ben armonizzati. La gentilezza è in ogni momento. Scelgo di non descrivere i piatti perché è un piacere ascoltarne il racconto direttamente.
Complimenti! L'esperienza in questo ristorante peruviano è da provare. Non si tratta solo di cibo, ma di ricordi, di sapori di terre lontane, di prodotti poco sconosciuti che ti vengono proposti nelle portate in modo equilibrato e colorato. Il titolare Miguel e la moglie Patricia ti accolgono con gentilezza e ti accompagnano in un viaggio di sapori che ti porta lontano. Ogni piatto viene raccontato, viene proposto legato ai ricordi di famiglia, viene trasmesso gentilmente per farti assaporare le materie prime di questo paese così lontano e distante nei sapori e colori. Questa esperienza viene proposta nella serata per un unico tavolo, ci di sente coccolati e guidati nella degustazione. Noi abbiamo scelto il percorso di pesce e siamo rimasti soddisfatti da tutte le proposte, dalla freschezza delle materie prime, dai colori e dai sapori. I racconti di questa terra lontana ci hanno coinvolto e ci hanno fatto dimenticare per una sera tutti i pensieri. Grazie!